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Valle d'Aosta

Valle d'Aosta

Leggenda dei Lupi in Valle D'Aosta

Ce n'erano, un tempo, di lupi in valle d'Aosta! Vivevano a branchi, nei boschi, o si aggiravano isolati nei pressi di stalle e di ovili, sempre in agguato, sempre pronti a lanciarsi sulla preda e sbranarla.   Scorrazzavano per tutta la vallata, assalivano pecore e capre e, all'occasione,...

Il Dente del Gigante

Tanti tanti anni fa la valle d'Aosta era infestata da spiriti malvagi d'ogni specie, che causavano continui disastri. Tendevano agguati ai viandanti, schiacciandoli sotto enormi massi che rotolavano lungo i fianchi dei monti, o toglievano loro la terra sotto i piedi, per farli precipitare in un...


Leggenda Pont-Saint-Martin

 

È un‘imponente testimonianza della romanizzazione della Valle d‘Aosta. Incerta la sua datazione: per alcuni sarebbe stato costruito verso il 120 a.C., per altri nel 25 a.C.

Il ponte

Ancorato alla viva roccia da entrambi i lati, è alto 25 metri e la sua unica arcata è larga 35 metri. Alla base sono visibili, scavati nella viva roccia, gli alloggiamenti per le travi lignee che hanno costituito l‘impalcatura necessaria per la costruzione dell‘arcata in pietra. A fine Ottocento furono collocate alcune chiavi in ferro per consolidare la struttura. All‘inizio dell‘Ottocento fu costruito, poco più a valle, un altro ponte in legno, sostituito poi nel 1876 dall‘attuale costruzione in muratura.

La leggenda

La fantasia popolare ha attribuito la costruzione del ponte al diavolo. La leggenda narra che San Martino, vescovo di Tours, dovendo ritornare dall‘Italia nella sua diocesi, si trovò bloccato dal torrente Lys, che con la sua piena aveva travolto l‘unica passerella. Il diavolo gli propose di risolvere il problema costruendo, in una sola notte, un solido ponte, ma pretese in cambio l‘anima del primo che avrebbe attraversato il ponte. Il santo accettò, ma la mattina dopo, lanciando un pezzo di pane all‘altra estremità del ponte, fece sì che il primo ad attraversarlo fosse un cagnolino affamato. Il diavolo, furente, scomparve nel Lys tra lampi e zaffate di zolfo, ed alla popolazione rimase il ponte. La leggenda costituisce tuttora uno dei temi fondamentali del carnevale di Pont-Saint-Martin, che si conclude proprio con il rogo del diavolo sotto il ponte romano.