ROBIN WILLIAMS: LA MORTE DI UN MITO

ROBIN WILLIAMS: LA MORTE DI UN MITO

L’11 agosto 2014 i quotidiani e notiziari mattinieri riportano una notizia che scuote il mondo intero . L’attore americano Robin Williams è morto. Aveva 63 anni. È stato trovato senza vita nella sua casa di Tiburon in California. Causa ufficiale del decesso: suicidio causato da asfissia a seguito di impiccagione con cintura. Il mondo del cinema è sotto schock. Inizia subito il tam tam mediatico tra fans e colleghi che inviano messaggi di cordoglio e affetto alla famiglia. Robin Williams nasce l’11 luglio 1951 a Chicago da una famiglia benestante. Dopo aver abbandonato gli studi univeristari di Scienze Politiche si iscrive alla Julliard School di New York una prestigiosa accademia d’arte drammatica. Inizia la sua carriera come mimo e attore teatrale. Negli Anni 70 ottiene dei ruoli importanti come l’alieno Garry Marshall in serie televisive che gli conferiscono enorme popolarità. Cominciò a farsi a notare anche a Hollywood,. Infatti ottenne ruoli che gli cambiarono per sempre la carriera tra i quali: Good Morning Vietnam ( 1987) dove interpreta un dj e speaker radio per le forze armate,. E soprattutto nel 1989 è la volta del film che lo consacra a livello mondiale rappresentando il suo ruolo per antonomasia ovvero L’Attimo Fuggente dove interpreta un professore universitario Jhon Keating conservatore e tradizionalista . Conquista pubblico e critica e ottiene una nuova nomination agli Oscar. Nel 1991 interpreta Peter Pan per Steven Spielberg nel film HOOK Capitan Uncino. Nel 1993 è la volta di MRS Doutfire una delle sue commedia più riuscite. Nel 1997 interpreta il professore Sean Mcguire accanto a Matt Damon nel film Will Hunting Genio Ribelle, questo ruolo gli fa aggiudicare l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista nel 1998 anno in cui esce Patch Adams che ne rappresenta uno dei punti più alti della carriera nel quale l’attore interpreta appunto Patch Adams un medico che tramite la risoterapia( per la prima volta introdotta) “aiuta” bambini malati di cancro. L’anno dopo è la volta dell’Uomo Bicentenario di Chris Colombus. Nel corso della sua carriera Robin Williams ha ricevuto 4 candidatura agli Oscar:
1.Miglior Attore per Good Morning Vietnam ( 1987)
2.Miglior Attore per l’Attimo Fuggente ( 1989)
3.Miglior Attore per La Leggenda del Re Pescatore ( 1992)
4.Miglior Attore Non Protagonista per Will Hunting Genio Ribelle.

Ha vinto 4 Golden Globe:

1.1988 per Good Morning Vietnam,come miglior attore di un film comico o musicale,
2.1992 per la Leggenda del Re Pescatore come miglior attore di un film comico o musicale,
3.1994 per Mrs Doubtifire come miglior attore di un film comico o musicale
4.2005 come Premio alla Carriera.

Una versalità comica e drammatica quella di Williams che nel giro di più di 30 anni lo hanno fatto diventare una vera icona di Hollywood interpretando personaggi unici e memorabili. Eppure nella sua goliardia e comicità si nascondeva un lato interiore malinconico depresso e nascosto al pubblico. Lui stesso dichiarò che da adolescente era un tipo solitario senza amici a causa dei continui trasferimenti della famiglia. Era un grande amico di Jhon Beluschi e con lui si trovò la sera del suo decesso per overdose. Entrambi tiravano cocaina e a proposito Williams disse che la droga era l’unico modo,seppur sapeva di sbagliare ,per tirarsi su di morale in una Hollywood dove tutto gira intorno agli incassi dell’ultimo film girato. Era in una fase buia della sua carriera. La morte di Beluschi fù un trauma per Williams poiché capì allora cosa significhi essere delle star ,essere amati dal pubblico e regalare loro dei sorrisi ma senza essere in grado di farli nel privato. È stato sposato 3 volte:
-Con Valerie Velardi dal 1978 al 1988:
-Con Marsha Garces dal 1989 al 2010:
-Con Susan Schneider dal 2011 al 2014.
Aveva tre figli: Zelda, Cody Alan e Zachary quest’ultima ha annunciato la chiusura del suo profilo Twitter dopo la morte del Padre.
Per capire questo gesto estremo compiuto dall’attore americano sono state fatte varie ipotesi. Dalla depressione post divorzio,al fallimento professionale dovuto alla cancellazione della sua serie televisiva “ The Crazy Ones”. nonostante avesse girato una Notte al Museo 3 con Ben Stiller,da tempo non gli venivano offerti ruoli importanti. Ci sarebbero stati enormi problemi finanziari al punto che aveva messo in vendita il suo ranch californiano e si vocifera persino le sue biciclette. Anche l’alcool avrebbe giocato un ruolo determinante nell’ultimo periodo,nonostante fosse andato in una clinica di riabilitazione non ne è uscito completamente. La moglie ha annunciato che aveva contratto il principio del Morbo di Parkinson ma che non voleva si sapesse pubblicamente. Inoltre sembrava cercasse ruoli continui tra cinema e tv affinchè riuscisse a ottenere quel cachet economico che gli garantissero quelle entrate tali da sostenere i debiti economici. Robin Williams è stato vittima del suo personaggio,della sua fama e della sua popolarità e questa sembra essere una maledizione che affligge molti divi di Hollywood. A noi piace ricordare questo artista per il suo immenso talento e carisma e per le emozioni che ci ha regalato citando la sua battuta più famosa tratta da l’attimo fuggente,entrata nel collettivo di tutti noi e del pubblico : “ CAPITANO ! O MIO CAPITANO!” le sue ceneri sono state sparse nella baia di San Francisco. Riposa in pace Robin.

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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