UN UOMO DI ICA A CAVALLO DI UN TRICERATOPO
le dimensioni dell’essere umano appaiono imponenti rispetto al dinosauro, che era lungo otto metri. Il rapporto implica una statura dell’uomo di oltre tre metriUna spedizione nel deserto di Ocucaje in Perù, guidata dagli spagnoli Mari Carmen Olazar e Felix Arenas Mariscal svela la reale età delle famose Pietre di Ica,caratterizzate da incisioni che raffigurano uomini e dinosauri e una civiltà scomparsa dotata di ampie conoscenze tecnologiche. L’enigma delle Pietre di Ica non sarebbe più tale grazie ad una ricerca realizzata dai suddetti ricercatori, che hanno viaggiato sino al Perù per dissotterrare alcune pietre, per la prima volta da quando queste erano apparse negli anni ’60 dello scorso secolo grazie al dottor Javier D. Cabrera (scomparso alcuni anni fa), pietre offerte ad università e laboratori spagnoli per la loro datazione. I risultati, ottenuti dalle prestigiose istituzioni scientifiche in Spagna, confermano che le pietre sono davvero antiche e dunque danno ragione al dottor Cabrera e al mistero che questi reperti rappresentano. Tutti i retroscena di questa incredibile spedizione e scoperta e i risultati delle analisi sono pubblicati su FENIX n°8.
DI SASSI INCISI
ne sono stati rinvenuti a migliaia nella valle di Ica, i manufatti variano di dimensione l’uno dall’altro da una grandezza che va da quella di piccoli ciottoli pesanti 20 grammi circa a massi enormi del peso di mezza tonnellata. Ciò che si vede ritratto è veramente sorprendente: a parte la questione già stupefacente delle scene che vedono dinosauri interagire con uomini, il che fa pensare che una stirpe sconosciuta di esseri umani evoluti avrebbe visuto sulla Terra al tempo dei dinosauri, quindi se così fosse, l’origine dell’umanità è più antica di quanto crediamo, e probabilmente da quello che si intuisce è che questi uomini erano giganti.Non solo, ma dai disegni delle diverse scene raffigurate sulle pietre fanno pensare che avessero grandi conoscenze scientifiche e quindi fossero un grado di utilizzare tecnologie anche superiori a quelle attuali. Ci rendiamo conto che tutto agli occhi di uno scienziato e all’immaginario comune questo potrebbe sembrare solo fantascienza; ma se riflettiamo attentamente sui vari particolari di tutta la faccenda, forse ci si rende conto che proprio fantascienza non sembra. Infatti l’Archeologia ufficiale nega fermamente che le pietre di Ica possano essere degli artefatti vecchi di migliaia o forse di milioni di anni, di conseguenza ogni volta che si fa riferimento alle Pietre di Ica in un qualsiasi testo, si parla sempre di clamorosi falsi senza però mai prendersi la briga di studiarle da vicino seriamente, ma anche se così fosse la scienza continuerebbe a negare a tutti i costi. Un’altra delle ragioni per cui le pietre sono considerate false, è perché alcune di esse furono trovate all’interno di tombe antiche di alcune migliaia di anni, ma ciò non significa che non debbano essere molto più vecchie, potrebbero essere state considerate oggetti di culto dalle antiche popolazioni che vivevano nella valle e comunque come potevano allora conoscere la fisionomia dei dinosauri se il primo ritrovamento fossile fu rinvenuto solo alla fine del 1700, o le complesse tecnologie chirurgiche o addirittura le macchine volanti incise su alcune di esse? La polizia del luogo afferma che i sassi siano in realtà stati prodotti da una coppia di contadini per venderli ai turisti. Come abbiamo già accennato nell’articolo “L’uomo è vissuto con i dinosauri?”, un lavoro del genere svolto su cinquantamila pietre sarebbe praticamente impossibile da compiere da parte di due persone, anche lavorando ventiquattr’ore al giorno; inoltre le operazioni chirurgiche e le tecnologie sono troppo complesse per essere state disegnate dai due contadini peraltro rivelatisi semianalfabeti.Per di più poi i due furono messi alla prova facendo loro incidere alcuni disegni su massi della stessa conformazione delle pietre, ma questi come c’era da aspettarsi non erano minimamente paragonabili a quelli originali, sia nei contenuti che per quanto riguarda i solchi di incisione. Se fossero veramente false, come spiegare il fatto che le tracce di ossidazione, una patina di sporco che si accumula in migliaia di anni, siano presenti tanto sulla parte scura non incisa quanto sulla parte lavorata più chiara? E’ evidente che il processo di ossidazione iniziò al tempo della scultura delle pietre, non essendo riproducibile artificialmente se non per mezzo di procedimenti complessi realizzabili solo in laboratori specializzati.
SI E’ AFFERMATO CHE CHI INCISE
le pietre non tenne in considerazione le proporzioni e la prospettiva perché gli uomini sembrano troppo grandi rispetto ai dinosauri, ma è proprio qui che ci viene il dubbio: se questi uomini erano così evoluti tecnologicamente, perché commettere errori così banali? Su molti dei manufatti si vedono uomini cavalcare stegosauri, altri invece cavalcare animali estinti come lama e cavalli con cinque dita, altri ancora che vengono mangiati dagli stessi sauri, un altro uomo invece taglia la testa ad un apatosauro. Su di un sasso è addirittura riprodotto un uomo che pratica un parto cesareo ad un dinosauro! Quindi se non si fosse trattato di un gigante, come avrebbe potuto fare una tale operazione su di un animale altrettanto gigante? Inoltre la cosa sconcertante è che si vede nel grembo della bestia il piccolo già formato e non in un uovo! Questo significa che, contrariamente a quanto si pensava fino ad oggi, i dinosauri non erano quindi solamente rettili, ma questo dimostra anche che molti di essi erano mammiferi preistorici. Infatti alcune pietre mostrano un apatosauro che partorisce i piccoli come un qualsiasi altro mammifero comune, mentre su un’altra si vede che da un uovo di stegosauro usciva fuori una specie di girino, quindi significa che si riproducevano più come anfibi che come rettili.Altra scena di complessa chirurgia toracica mostra l’interno di un corpo uman.Secondo alcuni si tratterebbe di un’autopsia.Tra le tante conoscenza tecnologiche che mostrano i disegni tra cui botanica, medicina, astronomia e chirurgia, si vedono addirittura alcuni uomini che volano su di una specie di uccelli meccanici che magari potrebbero rappresentare una sorta di aerei, e che questi guardavano dall’alto con un cannochiale i dinosauri come dimostrano altri disegni ancora. Da ciò possiamo dedurre che questi uomini potrebbero essere gli stessi che tracciarono le famose linee di Nazca visibili solo dall’alto, guarda caso infatti la valle di Ica si trova vicino a quella di Ocucaje e di Nazca, e magari le famose miniature colombiane che sembrano raffigurare a tutti gli effetti antichi aerei, potrebbero proprio essere stati i loro velivoli. Magari questi stessi uomini disegnarono le misteriose “Mappe Impossibili” anche queste probabilmente tracciate da grande altezza come abbiamo approfondito nell’articolo de “Le cartine dell’era preglaciale”. Infine dando un’occhiata ai costumi e alle acconciature delle figure incise sui manufatti, notiamo che ricordano molto sia quelle dei Nativi americani, sia a quelle delle Amazzoni, che a quelle indoeuropee o celtiche; tutte queste culture infatti usavano portare una fascia intorno alla testa e capelli lunghi tranne i celti che invece usavano solo la fascia senza piume. Possiamo pensare che gli uomini delle pietre di Ica preferirono lasciare incisi i loro insegnamenti scientifici e i loro messaggi con disegni comprensibili anziché lasciare tutto scritto in un linguaggio che per noi sarebbe stato forse impossibile da decifrare. Che fossero questi gli Dei giganti descritti nelle varie tradizioni e che tramandarono il sapere ai propri discendenti e alle civiltà che nacquero dopo le glaciazioni e che scolpirono mappe stellari sui megaliti?
Inserito da Cristina Genna Blogger
articolo letto
totale visite sito web prima pagina
totale click accessi sito web la voce del web