La questione della pace in Israele è tuttora un proble ma di difficile soluzione. Nel 13° secolo, con il trattato di Jaffa, l'imperatore "Federico II" e il sultano d'Egitto Al-Kamil riuscirono a raggiungere un accordo sulla spartizione pacifica della Palestina e di Gerusalemme. Un Paese che non conosce pace, una "Terra Santa" e consacrata che ha avuto, da sempre, soltanto guerre e morte. Sin dall'inizio dalle crociate, l'Occidente ha creduto possibile aver ragione di un popolo agguerrito che porta il "Fardello" di dover lottare ogni giorno per ciò che crede essere la"Sua Terra" . Le crociate diedero il via ad un meccanismo di battaglie e distruzione che ancora oggi ci trasciniamo pesantemente dietro, ma tuttavia qualcosa in senso positivo si riuscì a compiere. Il riferimento è alla crociata probabilmete più anomala quella compiuta tra il 1227 e il 1229. Bandita addirittura dal Papa "Gregorio IX" e quasi imposta a un Federico II poco voglioso a partire. Federico II temeva, infatti, che il pontefice, dopo la sua partenza, cogliesse l'occasione, per ridimensionare il potere imperiale e rafforzare e crescere la "Supremazia Temporale" della Chiesa cosa che poi, realmente, successe. Gregorio IX, infatti, approfittando, di questa indecisione del "Grande Monarca" , poteva invadere l'Italia meridionale. Federico II fu, infatti, costretto alla fine a partire, ma giunto a destinazione la "Crociata" fu presto conclusa attraverso un pacifico accordo con il sultano. Non ci fu dunque nessun fatto d'arme di rilievo. Le armi tacquero. Il diplomatico Federico II, concluse la trattativa col sultano d'Egitto attraverso il"trattato di Jaffa" che garantì Gerusalemme,Betlemme e Nazareth ai cristiani. Il Papa scandalizzato, cercando ogni pretesto per attaccare il suo "Potente Antagonista" , lo scomunicò per aver concluso questo trattato di pace con gli infedeli gli lanciò l' "Interdetto" , chiede la disubbidienza dei sudditi e invase il suo regno. Federico s'imbarcò, immediatamente, rientrò in Italia, sconfisse le truppe pontificie e costringe il papa a togliergli la scomunica. A giorno d'oggi, sembrano lontani i tempi di quel trattato di pace, eppure quello a Jaffa può, fino a questo momento, essere considerato un "Grande Momento Storico" , che potrebbe essere preso come esempio, per la "Nostra Storia Contemporanea" . Forse se i governanti d'oggi, prendessero esempio, da questa "Storia" , molte cose cambierebbero sicuramente.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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