Il Tragico Destino Dell’Uomo Che Scoprì I Dinosauri

Il Tragico Destino Dell’Uomo Che Scoprì I Dinosauri
 

Per molte persone nate dopo il 1920, l’esistenza dei dinosauri è un dato di fatto. Le persone della nostra “era moderna” non sollevano troppi dubbi sul fatto che 300 milioni di anni fa, degli enormi esseri simili a rettili vagavano in un mondo privo di umani. Che il Tyrannosaurus Rex ed il Brontosaurus siano esistiti è per noi naturale come il sole che sorge o la pioggia che cade giù dalle nuvole.

Fermati un momento, ragiona e considera quanto potesse suonare completamente bizzarro per qualcuno nato, ad esempio, nel 1720. A quel tempo le uniche informazione che le persone avevano in merito ad animali primitivi venivano principalmente dalla Bibbia o dalle opere classiche degli scrittori greci o romani. E tutte queste fonti parlavano di leoni, tigri, orsi e molti altri tipi di animali per lo più ancora in vita. Sembrava logico pensare che se le tigri esistevano al periodo dell’Antico Testamento, allora erano sempre esistite. Se tu potessi tornare indietro nel 18º Secolo e dirgli ad un tratto che in un remoto passato creature giganti, simili a lucertole della dimensione di un bus cittadino popolavano la terra, saresti stato molto probabilmente messo al rogo per stregoneria ..e non possiamo biasimarli.

C’era solo una cosa che aveva dato da pensare, ed era l’esistenza dei fossili. A quel tempo, la maggior parte dei fossili con cui la gente era familiare appartenevano ad antiche creature marine simili a pesci o bivalvi (molluschi la cui conchiglia è formata da due parti). E la cosa che faceva arrovellare le menti nel 18º Secolo era come mai questi fossili spuntassero fuori nel bel mezzo di una campagna Inglese o sulla cima di una montagna nel cuore della Francia.

Diverse scuole di pensiero si sono sviluppate intorno a “scienziati gentiluomini” hanno investigato più a fondo la materia. Queste ricerche sono continuate senza troppo clamore per un po di tempo, ma il mondo intero è come impazzito nel 1811, quando una giovane ragazza senza educazione, di nome Mary Anning, ha trovato i resti di un Ittiosauro (Ichthyosauria) a Dorset, sulla costa Inglese. Ma invece di fare chiarezza sull’esistenza dei dinosauri, il fossile della Anning ha solo portato maggiore oscurità. Giacché il fossile ricordava un coccodrillo gigante, la questione non era posta nei termini “cos’era questa bestia preistorica?” ma piuttosto “cosa ci fanno le ossa di un enorme coccodrillo in Inghilterra?”

C’è voluto un umile dottore di provincia del Sussex, chiamato Gideon Algernon Mantell, per capire che questi fossili non erano le ossa di alcuni animali mutati o “fuori posto”, ma quelli di autentiche specie dell’antichità. Una cosa decisamente notevole, se ci si pensa. Molti fossili sembrano vecchie pietre o strani bastoni. Ed anche ai giorni nostri è abbastanza facile per qualcuno confondere le ossa di un orso che è morto 100 anni fa da quelle di un dinosauro che è morto 300 milioni di anni prima.

Mantell era un dottore che ha dedicato praticamente ogni istante del suo tempo libero ad annotare e catalogare fossili. Nel 1820 ha ritrovato delle ossa giganti, ossa così grandi da ispirarlo a scrivere un libro al riguardo (intitolato “The Fossils of South Downs”). Poco prima di averlo completato, comunque, il suo pensero aveva fatto il grande passo in avanti. Durante una chiamata a domicilio in veste di medico, aveva portato con se la moglie che in attesa del marito, mentre questo visitava il paziente, ne aveva approfittato per fare una passeggiata nei dintorni. La sua attenzione è stata attratta da alcune strane rocce in un mucchio di pietricci e, pensando che potessero essere fossili, li ha portati indietro dal marito. Gideon ha ipotizzato che fossero denti (corretto), e che venivano da un rettile erbivoro (corretto) del periodo Cretaceo (corretto) che doveva essere lungo diversi metri (corretto anche questo). Tutto questo doveva suonare alquanto ardito da dire, se si pensa che non l’aveva mai fatto nessuno.

Ed è a questo punto che tutta la fortuna di Mantell precipita. Per via delle sue scoperte altamente controverse, gli venne consigliato di evitare la pubblicazione di un articolo al riguardo dal cacciatore di fossili e amico William Buckland. Buckland consigliò a Martell di raccogliere più prove e di trarre le sue conclusioni prima di mandare il materiale alla Royal Society. Questo ha dato il tempo a Martell di inviare i denti al noto anatomista francese Georges Cuvier, che ha rapidamente dichiarato che i denti erano di un ippopotamo (Cuvier ha affermato di vere detto questo dopo una lunga notte di baldoria; il giorno seguente si è scusato ed ha poi dichiarato che i denti erano di “origine ignota”. Sfortunatamente, questa fondamentale retifica di Cuvier non fu mai comunicata in Inghilterra, dove Martell fu ingiustamente ridicolizzato).

Dopodiché, le cose per Martell sono solo peggiorate. Sembra che la vera ragione per cui William Buckland avesse supplicato Martelle di usare cautela non fosse per permettergli di raccogliere più informazioni, ma per permettere a Buckland il tempo di pubblicare il proprio articolo in cui attingeva integralmente alle scoperte di Martell descrivendo la “sua” scoperta: il Megalosauro. A questo punto Martell non era solo ridicolizzato, ma era anche stato tradito da un suo compagno ricercatore.

Ma le cose andarono semplicemente peggio per il povero Gideon. Da questo momento fu così ossessionato alla ricerca dei fossili che aveva abbandonato la pratica medica, cadendo rapidamente in forti difficoltà economica. Giacché la sua casa era ormai sommersa dai fossili, decise di trasformarla in un museo. Tristemente, capì dopo poco tempo che far pagare le persone per vedere i fossili gli rovinava la reputazione di “gentiluomo” e scienziato. Ma, giacché il museo era ormai stato organizzato, decise di aprirlo al pubblico ma senza farli pagare. Questo avrebbe preservato la sua posizione sociale.. ma le dozzine di visitatori che venivano ogni giorno gli distrussero la casa rubandogli ulteriormente il tempo dalla sua, già abbandonata, pratica medica. Martell andò rapidamente in rovina, al punto da essere costretto a vendere i suoi preziosi fossili per pagare i debiti. Sebbene la moglie lo amasse, non era più capace di accettare una simile situazione e così, poco dopo la vendita dei fossili, lo lascio, portandosi con se i bambini.

La storia di Martell sarebbe già molto triste se finisse qui, ma purtroppo non è tutto. In rovina e completamente solo, Martell s’è trasferito a Londra dove ha incontrato la spietatezza di Richard Owen.

Owen sarebbe poi passato alla storia come uno dei migliori biologi Inglesi, oltre al suo primo paleontologo. Owen aveva già fatto alcuni lavori degni di nota, ma era più noto per non avere scrupoli. Non era il tipo da farsi problemi nel rivendicare lavori di altre persone o di rimuovere i nomi degli autori che non gli andavano a genio. Affermava d’avere fatto lavori che non aveva fatto, aveva preso esemplari da altri ricercatori per poi negarsi, etc. Sebbene un genio a vari livelli, Owen era completamente privo di etica, ed è la sola persona che Charles Darwin ha dichiarato di odiare. E, per qualche ragione, decise di sfogare la sua ira su Gideon Martell.

Questo fu facilitato dall’ultima tragedia che aveva investito Martell: mentre attraversava Clapham Common con un carro, Martell è caduto impigliandosi alle briglie. Fu trascinato a tutta velocità dai cavalli, rompendosi la colonna vertebrale in più punti e rendendolo gravemente handicappato in maniera permanente. Con Martell incapace di difendersi, Owen si è dato da fare per distruggere la reputazione di Martell. Ha usato la sua influenza con la Royal Society per assicurarsi che i nuovi lavori di Martell non fossero pubblicati. Ha poi sistematicamente messo mano al lavoro di Martell rivendicandolo come proprio, insieme al credito per le scoperte di dozzine di nuove specie che Martell aveva scoperto. In breve, Owen ha fatto tutto quello che poteva fare esattamente come se Martell non fosse mai esistito.

Il povero Gideon ormai non poteva più sopportare tutto questo ed il 10 Novembre del 1852 si è suicidato con un overdose di oppio. Ma Owen non aveva ancora finito con lui. Praticamente tutta la comunità scientifica era convinto che Owen fosse l’autore del tiepido e indegno necrologio su Martell apparso nei giornali locali.
Non soddisfatto, Owen fece in modo che la colonna vertebrale deformata di Martell fosse rimossa e spedita al Royal College of Surgeons (Istituto di Chirurgia) di cui era lui stesso il proprietario.

Le cattive azioni di Owen si sono in qualche modo ritorte contro di lui. Ha convinto la Royal Society (di cui ormai era diventato il presidente) a dargli la massima riconoscenza, la Medaglia Reale. Fu così vanitoso e stupido da scegliere per l’onorificenza alcune ricerche originariamente fatte da un uomo chiamato Chanling Pearce. Pearce obiettò, scatenando un putiferio, e sebbene ad Owen fu permesso di mantenere la sua medaglia, la sua reputazione fu disintegrata. Fu rapidamente cacciato dalla società Zoologica e la stessa Royal Society, così come dal Royal College of Surgeons.

Ciò nonostante, Martell dovette subire l’ultimo oltraggio. La sua colonna vertebrale, che era stata esposta per quasi 100 anni all’Hunterian Museum del Royal College of Surgeons, fu distrutta da una bomba tedesca nella Seconda Guerra Mondiale. Oggi Martell viene riconosciuto e ricordato per tutto il suo genio.. ma grazie a Richard Owen ed una bomba nazista, ha cessato di esistere completamente.

 

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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