I personaggi famosi tra 'stregoneria e satanismo

I personaggi famosi tra 'stregoneria e satanismo

Non poche illustri personalità hanno subito il fascino dell’occulto più di quanto si possa lontanamente immaginare. Tra il finire dell’Ottocento e lo scoppio della prima guerra mondiale moltissimi noti personaggi del mondo, scientifico, culturale e artistico furono attratti dalla magia. Alcuni di questi furono Edward Bulwer-Lytton, autore de: "Ultimi giorni di Pompei" e di vari altri romanzi, Bram Stoker, l’autore di "Dracula il vampiro", due premi Nobel del calibro di William Butler Yeats e Thomas Stearns Eliot. Tra gli scienziati William Crookes, scopritore del tubo catodico e tanti altri ancora, tutti appartenenti all’Ordine esoterico della "Golden Dawn". 

La sorella del filosofo francese Henri Bergson, Moina, sposerà addirittura Samuel Liddell MacGregor Mathers, che assieme al dott. William Wynn Westcott e a William Robert Woodman creerà l’Ordine ermetico della "Golden Dawn" nel 1888. W. B. Yeats adottò un nome magico alquanto diabolico: "Daemon est Deus Inversus" (Il diavolo è il lato rovescio di Dio). Il poeta era <
> (F. King, Magia rituale, Mediterranee, Roma 1970). 

Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, credeva nientemeno che alle fate. Egli si convertì, durante la guerra, allo spiritualismo ma <
> (James Webb, Il sistema occulto. La fuga dalla ragione nella politica e nella società del XX secolo, Sugarco Edizioni, Milano, 1989). 

E’ stata grande la polemica sullo scrittore francese Lèon Bloy (1846-1917), del quale l’editore Adelphi ha ripubblicato il libro del 1892: "Dagli ebrei la salvezza". Bloy, reputato un fervente cattolico, già nel suo "l’anima di Napoleone" parlava di Napoleone in questi termini: <
>. Nel libro ristampato da Adelphi l’ha detta o, meglio, l’ha scritta proprio grossa. Del Paraclito annunciato dal Cristo egli si disse certo che: <> ("L’Italia", 28 settembre 1994, pag. 52). Secondo Raymond Barbeau, biografo di Bloy, le rivelazioni allo scrittore furono fatte dalla sua amante Anne-Marie Roulé, una prostituta medium. Bloy fu un fervido seguace di una gnosi luciferina denominata "Esegesi simbolica". (R. Barbeau, Un prophéte luciférien, Léon Bloy, ed. Montaigne, Paris 1957). 

Nel mondo dell’arte, la vita dell’artista Amedeo Modigliani cela un segreto inquietante. Il pittore poneva spesso, accanto alla sua firma, il numero della Bestia dell’Apocalisse, il 666. Molti dei suoi scritti, scrive acutamente la studiosa di Storia dell’Arte Maria Vescovo, <
> ("Risk, arte oggi", Settembre-Ottobre 1994, n. 14, pag. 11). Un Modigliani pittore inconsueto, che ha profonde conoscenze esoteriche e, sembrerebbe, anche convinto di essere un predestinato, <> (Ibid.).

Nel mondo del cinema le cose vanno anche peggio. La guardia del corpo dell’armatore greco Aristotele Socrate Onassis, Frank Monte, in una autobiografia-scandalo, ha fatto rivelazioni incredibili. Monte, che è stato l’uomo accanto al quale Onassis ha trascorso gli ultimi cinque anni della sua esistenza, nel suo libro: "La spia degli uomini duri", scrive che il magnate aveva tra i suoi vizi la passione per orge omosessuali e la celebrazione di messe nere. Amava anche travestirsi da donna. Secondo Monte, il miliardario greco, che sarebbe stato dedito al satanismo e alla magia nera <
> ("Corriere della Sera", 2/11/91). 

L’ex guardia del corpo svela ancora che alle messe nere di Onassis e della Callas avrebbe partecipato anche l’attore inglese Richard Burton. Altri attori satanisti sarebbero stati Bobby Beausoleil, Jayne Mansfield, Kim Novak, Roman Polansky e Sammy Davis Junior (che chiese di tenere segreta la sua adesione), tutti appartenenti alla Chiesa di Satana di San Francisco, fondata nel 1966 da Anton Szandor LaVey. Il regista Polansky, nel suo film "Rosemary’s Baby", fece interpretare la parte del diavolo allo stesso LaVey. 

La Mansfield esibiva <
>. (M. Introvigne, Il cappello del mago, SugarCo, Milano 1990, pag.388). LaVey affermò di aver conosciuto <> (Ibid., pag. 386).

Un mondo di celluloide insospettato, dove molte star praticavano e praticano il culto di Satana. Di casa ad Hollywood vi era pure la violenza più efferata. Sammy Davis Junior ebbe negli anni ’50 una relazione con Kim Novak e, da quanto scrive Kenneth Anger nel suo libro: "Hollywood Babilonia III", gli costò cara. Anger racconta: <
>. Sammi Davis Junior, dopo l’aggressione, disse di aver perso l’occhio in un incidente automobilistico. 

Il mago nero A. Crowley è popolare anche tra i vip della musica rock: <
> (M. Introvigne, op. cit., pag. 291). Madonna, la famosissima pop star e attrice, in un’intervista fattale da Norman Mailer, afferma: <> ("Panorama", 30 Settembre 1994, pag. 140). 

Nella canzone "Act of contrition" dell’album "Like a prayer" del 1989, Madonna in <
> ("L’Italia", settimanale, 2 Novembre 1994, pag. 57). Qualche istante prima dell’inizio della blasfema canzone "Act of contrition" si può ascoltare, alzando il volume: <>, il tutto con brani dell’Ave Maria. 

Un giorno Lennon diede, forse, il massimo di sé. E’ il famoso biografo del celebre complesso, Albert Goldman, a raccontare la storia che segue. Un bel giorno Lennon si mise tutto serio a fare "degli strani movimenti con le braccia e con le mani, come se avesse le ali", poi rivoltosi all’amico Pete Shotton mormorò con enfasi e sorpresa, continua Goldman: "<
> disse... con un filo di fiato, con un sussurro intimorito. <>. ...<>. Non perse tempo e fece convocare nel suo studio i Beatles e i più stretti collaborati per dare loro la sorprendente notizia. Con sguardo ieratico, quando li ebbe tutti dinanzi, rivelò la buona novella agli esterrefatti amici: "<> attaccò. <>". Poi ci fa sapere Goldman: "Chiese che la Apple (la casa discografica, ndr) preparasse un comunicato stampa per annunciare immediatamente il Suo ritorno...", di Gesù Cristo naturalmente. (Albert Goldman, John Lennon, Mondadori, Milano 1988).

Yoko Ono e John Lennon avevano anche una particolare attrazione per l’antico Egitto. Un giorno Yoko arrivò perfino a comprare una mummia, il perché è presto svelato. Era convinta che quel corpo mummificato fosse una delle sue precedenti incarnazioni. Albert Goldman scrive nel suo libro che "essere una principessa egiziana era solo una delle fantasie di Yoko. Lei e John godevano anche dell’idea di essere la reincarnazione di Napoleone e Giuseppina". (Ibid.). 

Yoko Ono fece molto altro ancora. Un bel giorno del 1977 si rivolse ad un suo fidatissimo amico e gli disse che voleva conoscere una vera strega. Il motivo di tale richiesta, spiega Goldman, derivava dal fatto che la compagna dell’ex Beatles si era messa in testa di legare, indissolubilmente, a sè Lennon e perciò le serviva l’aiuto di una strega. Il suo amico Sam Green prima la stette a sentire piuttosto perplesso e, poi, dietro le sue insistenze, la strega gliela trovò davvero. Lascio che sia lo stesso Goldman a raccontare come si svolse il tenebroso rituale:

"Nei giorni che seguirono, la strega fece sfoggio di tutte le risorse della sua arte... Infine arrivò il momento di completare tutti quegli incantesimi con un sacrificio e firmare il patto col diavolo. Perché... non era una strega ‘bianca’. Lei praticava la vera magia nera... Il passo finale fu comunque sinistro". Era necessario fare un patto col diavolo perché il desiderio di Yoko Ono si realizzasse. 

Il giorno del patto diabolico scrive Goldman: "Yoko raggiunse il piccolo ammasso di detriti... (la megera la guardò e mormorò, ndr) <
>. Con gli occhi diresse Yoko verso l’altare e una colomba incatenata che stava accanto a una fiamma scoppiettante. La vecchia strega tirò fuori dalla tasca un pezzo di carta piegata, il contratto. Lo aprì con deliberata cura e lo appoggiò sull’altare... 

"Il foglio era zeppo di strani segni, …come l’alfabeto delle streghe, del tipo usato durante il periodo elisabettiano. Poi, Nora infilò di nuovo le mani ossute in tasca e tirò fuori un bastoncino appuntito. Allungò il braccio e afferrò la colomba. Poi con le forti dita le tenne la testa giù. Nora fece roteare gli occhi all’indietro e iniziò la preghiera sacrificale. D’un tratto, con abilità, infilò il bastoncino dietro il collo della colomba che s’afflosciò senza un grido. Poi rimosse il bastoncino e protese in avanti la vittima. <
>. ...Yoko era chiaramente in preda al panico. D’un tratto si girò verso… (l’amico John Green, ndr) ... fallo tu! Per favore. ...Fallo per me. Firma". 

"Green prese la penna che gli veniva offerta e firmò il documento col sangue. ...Tornando a casa, Yoko volle assicurare Green che non gli sarebbe accaduto niente di spiacevole. ...gli disse. <
>. <> fece Green. <>. <> esclamò Yoko. <>. Mentre Yoko urlava terrorizzata, John Green si ritirò nell’ombra in modo che lei non potesse vedere il suo sorriso" (Ibid.).

Jim Morrison era uno stregone. Nel 1970 sposò a New York Patricia Kennely col rito stregonesco Wicca. Queste streghe venerano le forze primordiali della natura, la Grande Madre e il Dio Cornuto. Ray Manzarek parlando della musica del complesso dei Doors ebbe a dire: <
> (Mandel William, Jim Morrison. Lo Sciamano e il Peyote, Kaos Ediz., Milano 1990, pag. 24). Morrison specificò meglio: <> (Ibid.). Le sue orazioni predicavano, tra l’altro: <> (Ibid., pag. 104).

Sono molti altri gli idoli del rock che non nascondono la loro simpatia per il diavolo. I Rolling Stones, per esempio, fanno esplicito riferimento a Satana in diverse loro canzoni. Ecco alcuni titoli esemplificativi: "Simpathy for the Devil" (Simpatia per il diavolo), "Sweet Black Angel" (Dolce angelo nero), "Conversation with my Demon Brother" (Conversazione con il mio fratello demone), "Their Satanic Majesties" (Le loro maestà sataniche), "Dancing with Mr. D." (Ballando col signor D.). E poi ci sono i Greateful Dead "Friend of the Devil" (Amico del diavolo), Eddie Kirkland "The devil" (Il diavolo), il complesso dei Venom "Welcome to Hell" (Benvenuti all’inferno), i Morbid Angel "Bleed for the Devil" (Sanguina per il diavolo), Diamanda Galas "The Litanies of Satan" (Le litanie di Satana), ecc. ecc. Non proseguo oltre, anche se la lista di complessi famosi, con analoghe simpatie, è molto lunga. 

Altra sicura grande sorpresa desterà il sapere che, a quanto scrive Alessandro Barbera, sull’ "Italia", settimanale, del 14 Dicembre 1994, il grande Walt Disney, <
>. Secondo Barbera <>.

L’attrice 26enne Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky, incinta di otto mesi, seviziata e uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, California (USA), il 9 Agosto 1969 tra mezzanotte e le 2, dalla sètta del satanista Manson, sarebbe stata lei stessa una seguace del diavolo. Il settimanale "Rosa&Nero", nel numero del 14 Aprile 1995, sostiene che a dirlo è la stessa sorella di Sharon, Patty, che nel suo libro "Synonymous With Evil?", tra l’altro, racconta: <
>. 

Una curiosità. "Helter skelter" è il titolo di una canzone dei Beatles che, pare, abbia ispirato la strage compiuta, nel 1969, dal satanista Charles Manson e dai suoi seguaci. Il movente, come confessarono, era accendere l’Helter Skelter, ossia scatenare il caos, dal titolo del brano dei Beatles. Manson affermerà che il testo in questione lo avrebbe ispirato. In ogni caso, agli atti del processo per la strage di Bel Air è allegata la convocazione, da parte della Corte, di McCartney e di Jonn Lennon. 

Al giornalista Maurizio Blondet un misterioso individuo, che egli definisce come <
>, confidò che anche l’attrice Jodie Foster avrebbe fatto parte, come sacerdotessa, della sètta "Skull and Bones" (Teschio e ossa) e fece anche altri nomi di importanti personaggi dello scenario mondiale (M. Blondet, Gli <> della dissoluzione, ediz. Ares, Milano 1994, pagg. 230-234).

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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