Ettore Majorana non è stato una rock star nè un’icona pop del nostro tempo.
Tuttavia, sulla sua misteriosa scomparsa sono state scritte migliaia di monografie e qualche importante resoconto romanzato. Quel che è certo è che Ettore Majoarana, uno dei più brillanti fisici del ‘900, sparì misteriosamente nel Marzo del 1938 all’età di 32 anni.
Sulla sua scomparsa sono state avanzate diverse ed inesplorate ipotesi. Leonardo Sciascia, in “La scomparsa di Majoarana”, tratteggia una realtà subliminata, in cui lo scienziato decide di “scomparire” (rifugiandosi in un convento) come atto di protesta nei riguardi di una scienza che smarrito il senso morale, facendo sprofondare il mondo nell’era atomica. Altri autori (tra cui Ersamo Recami) hanno ipotizzato che lo scienziato si fosse rifugiato in Argentna. Altri ancora che avesse deciso di collaborare con il governo nazista. Nulla di certo, comprovato, preciso. Solo congetture emergenti dalla speculazione emotiva o razionale.
Adesso, giunge anche la testimonianza di un parente di Ettore Majorana. Si tratta di Stefano Roncoroni. La nonna di Stefano era sorella di Fabio, padre di Ettore Majorana. Stefano Roncoroni ha pubblicato un libro,in cui afferma una tesi massimalista. Ettore Majoarana non si suicidò nel Marzo del 1938 ma decise scomparire rifugiandosi in Calabria. La famiglia di Ettore cercò di gestire fin dall’inizio quella particolare situazione e di salvaguardare il buon nome della famiglia. In particolar modo, lo zio Giuseppe, pur conoscendo la verità, l’avrebbe occultata, chiudendosi in un incrollabile silenzio e depistando le notizie ed informazioni sulla sorte del nipote. Secondo Stefano Roncoroni, Ettore Majoarana era autistico ed afflitto dalla sindrome di Asperger. Nel Marzo del 1938, decise di abbandonare la società civile, trovando ricovero in Calabria presso una comunità di pastori. La famiglia, secondo asserite testimonianze di Salvatore e Fausto (rispettivamente fratello e padre di Roncoroni) riuscì a rintracciare Ettore e ad incontrarlo.Roncoroni racconta di un viaggio effettuato dal padre in Calabria e del correlativo incontro con Ettore Majorana.
La vicenda si concluderà comunque nel 1939. Per l’esattezza (secondo quanto scriveRoncoroni) Ettore Majoarana sarebbe morto il 22 Settembre del 1939 (circa un anno dopo la scomparsa). Una conferma di ciò si troverebbe anche in una lettera, scritta dal gesuita Ettore Caselli, il quale informava i familiari di avere istituito una borsa di studio intestata al defunto Ettore Majorana, dando indiretta conferma della sua recente morte.
In definitiva, secondo Roncoroni, la famiglia Majorana, pur conoscendo la verità, l’avrebbe sottaciuta ed occultata per ragioni culturali o legate a qualche elemento inconffessabile che avrebbe potuto compromettere il buon nome della famiglia.
Al di là della fonte (in questo caso di natura genericamente familiare), la tesi di Roncoroni non sembra suffragata da elementi talmente convincenti da fare chiarezza sul caso.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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