In questo luogo si trova il raggruppamento di menhir più straordinario di tutta la Sardegna.
In Sardegna è possibile trovare ancora oggi, molto ben conservate grazie anche al clima secco, alcune forme di arte di culto prenuragica, spesso e volentieri legata alla Dea Madre, la prima vera forma divina che l'uomo ha mai venerato. Madre + Terra, ovvero la donna, vista come miracolo in grado di donare la vita sommata alla terra, anch'essa capace di generare. Acqua, simbolo femminile sommata al sole, simbolo maschile dà il risultato
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di una terra che germoglia, che conserva i semi al suo interno, proprio come la "grotta" dell'utero materno. Ecco il perchè di tanta diffusione di statue femminili, di donne grosse, incinte, partorienti o mentre allattano il proprio bambino.
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E' possibile trovare tracce di vita e culto di un periodo preistorico compreso tra il Neolitico (3300 - 2700 a.C.) e l'Eneolitico (2700 - 1700 a.C.), e non a caso i menhir qui presenti sono prevalentemente appartenenti al gruppo "protoantropomorfo":
Menhir protoantropomorfi - grossi massi scolpiti e levigati fino ad ottenere nel complesso una grande forma ogivale, la più perfetta possibile - periodo: Neolitico Recente 3300 - 2700 a. C.
Questi menhir sono ancora presenti in questo fantastico quanto autentico sito, disposti ancora secondo una originaria distribuzione, a volte isolati, in coppia, in triadi, in allineamenti molto estesi fino a 20 menhir e in circoli.
Purtroppo alcuni risultano essere distrutti o rovesciati a terra, sintomo del tempo o di qualche atto vandalico. Questo luogo a dir poco unico nel suo genere, mantiene ancora in sè un'antica sacralità che è possibile percepire avvicinandosi agli allineamenti. Voi perchè il luogo è isolato, ancora intatto, vergine, forse poco
turistico, l'energia sacra di questa piana è ancora intatta.
Un particolare a mio avviso importante è che questo luogo si trova esattamente al centro della Sardegna, per latitudine e longitudine. Un caso?