Non dimentichiamo il 22 ottobre 2008 - Inferno di acqua e fango: è strage

Non dimentichiamo il 22 ottobre 2008 - Inferno di acqua e fango: è strage

Abbiamo detto e ridetto che i servizi meteo nazionali coprono le operazioni di aerosol sui nostri cieli. Vediamo ora nel dettaglio come ha pubblicamente trattato l'argomento il servizio agrometeorologico della Sardegna (S.A.R.) in occasione del disastro del 22 ottobre scorso.

La gente è portata a dimenticare in fretta e, se avessimo subìto solo danni materiali, probabilmente non sarei ritornato a parlarne, ma sono morti inermi cittadini, sepolti sotto il fango. Non il fango assassino ma il fango formatosi da una delle più grandi perturbazioni che la Sardegna ricordi.

Gli assassini sono da qualche parte, in libertà, e prima o poi la Giustizia ne avrà ragione.

Per non restare sull'astratto, noi abbiamo la convinzione, suffragata da video, foto, osservazioni costanti dei nostri cieli, che qualcuno stia manipolando il clima, pilotando, aumentando o riducendo le perturbazioni in modo scientifico. Come mai sosteniamo che il 22 ottobre scorso qualcuno sapesse e ha taciuto?

Partiamo dalle previsioni del tempo del 21 ottobre 2008. Io non so da dove ricavino le previsioni meteo quelli del S.A.R., ma visto che sono pagati dalla Regione, suppongo che le elaborino in casa propria con l'ausilio del servizio meteo dell'aeronautica italiana. Ma non ne ho la certezza. So soltanto che hanno pubblicato queste previsioni appena qualche ora prima del disastro, esattamente alle 11,45 del 21 ottobre, circa 18 ore prima dello scatenarsi dell'inferno. 


Il bollettino per la mattina in zona Sud Sardegna recita:

Cielo: molto nuvoloso. Precipitazioni: temporali. Altri fenomeni: assenti. Venti: deboli da Sud-Est. Temperature massime: in diminuzione.

La mattina seguente sulla zona del Cagliaritano si è abbattuto un uragano con un fronte ciclonico di 100 Km e 400 mm d'acqua. Per intenderci, 100 Km è orientativamente la larghezza della Sardegna, il che significa che nessuno degli esperti notò che stava arrivando su Cagliari una perturbazione grande quanto la Sardegna stessa. Eppure erano tutti al lavoro, non era il giorno di Natale o la notte di Capodanno; era un semplicissimo martedì feriale di fine ottobre (e se non erro, il S.A.R. lavora anche il martedì sera, o sbaglio?).

A che serve il S.A.R., a dirci che oggi piove? Che non piove? Che tira vento? Che c'è bonaccia?
Grazie, facciamo prima ad affacciarci alla finestra ed a verificarlo. GRATIS.

400 mm di pioggia è la media sarda annua (è noto che siamo un'isola siccitosa), millimetro più, millimetro meno. Ebbene, questa quantità è caduta in mezza mattina. Un inferno.

Il giorno dopo, apparve un'intervista dell'Unione Sarda (tiratura 80.506 copie) al responsabile del S.A.R. Vediamo cosa disse l'"esperto" meteo:

Unione Sarda:

...cosa è realmente successo ieri nel Cagliaritano dal punto di vista scientifico?

Alessandro Delitala (S.A.R.):

"Una larga parte della Sardegna Sud orientale, da Sarroch all'Ogliastra, si è ritrovata sotto un temporale gigante. Per spiegare meglio, di solito il fronte di una perturbazione meteorologica può arrivare al massimo a dieci chilometri, stavolta erano oltre cento ed è rimasto nella stessa posizione, spostandosi molto lentamente per molte ore. [...] Da un mese, la Sardegna riceve gli influssi di un anticiclone che ha portato temperature molto elevate, nettamente al di sopra delle medie stagionali. In queste situazioni anche la temperatura dell'acqua del mare è abbastanza alta, sempre rispetto alle medie statistiche del mese di ottobre. In questa situazione, l'arrivo di una perturbazione con una forte instabilità verticale e con aria più fredda nella parte alta, unita con la forte umidità, ha favorito il rimescolamento dell'aria. L'acqua del mare è evaporata per la temperatura, si è condensata diventando di nuovo liquida e precipitando al suolo con goccioloni molto grandi."

Vi risparmio il resto. Accontentatevi dei goccioloni.

E' sufficiente questo spezzone d'intervista per capire che queste parole fanno parte di un copione da recitare a richiesta usando un linguaggio per bambini anziché da scienziato serio e competente, minimizzando la gravità dei fatti e pensando, erroneamente, che i lettori siano tutti stupidi e creduloni.

Egli stesso dice che il fronte si è spostato molto lentamente per molte ore.
Perché allora non l'ha previsto? Era lì, davanti a tutti, pronto a scatenare l'inferno, invece? Nulla. Giusto un temporale senza altri fenomeni.

Se da un mese la Sardegna si trovava sotto gli influssi di un anticiclone, restando potenzialmente esposta a fenomeni catastrofici, perché nessuno l'ha previsto? Perché nessuno ha avvisato le autorità competenti? Come mai la Protezione Civile non era in stato di allerta? Come mai le foto satellitari di quei giorni sparirono per poi ricomparire (palesemente contraffatte) molti giorni dopo?

 

Il giorno prima della catastrofe, tutti i servizi meteo (tv, giornali, internet) ignoravano colpevolmente il disastro imminente.
 

Se non si fosse ancora capito, qualcuno sta coprendo nefaste operazioni di manipolazione climatica.

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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